Itinerari
Un "viaggio" spirituale e non solo
Percorsi tra fede, natura e cultura
Itinerari artistici: Rossano Bizantina
Di notevole interesse è l’opportunità di combinare l’ambiente, il paesaggio e la salute con i beni culturali diffusi nell’area di Santa Maria delle Grazie e, più in generale, nell’ambito della proposta di visita e riscoperta dell’Architettura e del Paesaggio rurale.
Itinerario Artistico Bizantino
Un viaggio alla scoperta delle bellezze cittadine. Si parte dalla Chiesa e dal Convento, posizionato sulla collina che guarda il centro storico di Rossano, e da qui si ridiscende lungo la strada, a piedi o in macchina. Si attraversa il torrente Celadi per poi risalire lungo l’abitato osservando, in lontananza, alcune di queste suggestive grotte.
Giunti in paese, attraverso scalinate e “viuzze” è possibile ammirare i 130 palazzi antichi e i luoghi della tradizione religiosa bizantina come la chiesetta della Madonna del Pilerio, la Chiesa della Panaghia, di San Giovanni di Dio, la Cattedrale di Maria Santissima Achiropita e il Museo Diocesano e del Codex, che custodisce il prezioso ed antico evangelario Codex Purpureus Rossanensis, dal 9 Ottobre 2015, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità e inserito nelle liste Unesco, nella Categoria “Memory of the Word”. Poco distante troviamo l’Oratorio di San Marco e ancora: la Chiesa di San Domenico, di Sant’Anna, di San Nilo, di Sant’Onofrio, di San Michele Arcangelo, di San Martino, di San Biagio, di San Pietro, di San Giacomo, di Santa Maria di Costantinopoli.
Per gli studiosi e gli appassionati della storia della Chiesa, oltre al Museo Diocesano e del Codex, possono visitare e ammirare la Biblioteca e l’Archivio Diocesano, ubicati vicino al Seminario Arcivescovile.
Itinerario Archeologico
Di particolare interesse per la presenza di diverse cavità e evidenze geologiche (Rione Conceria), archeologiche e loro suggestive aree di rinvenimento in luoghi privati e pubblici come ad esempio: le tombe bizantine (Liceo Classico S. Nilo); il Castrum Romano (sotto la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli); l’antica cisterna scavata nella roccia (sotto il Palazzo di Madre Isabella De Rosisi).
Itinerario dell’acqua (urbano)
Alla scoperta delle cavità naturali o realizzate dall’uomo (come antiche vasche, pozzi, cisterne), non dimenticando alcune delle fontane storiche cittadine.
Itinerario dei mulini (extraurbano)
L’attenzione è rivolta alla riscoperta delle antiche aree preindustriale come quella periferica dei mulini ad acqua, collocati nella sottostante valle del Torrente Celadi, tra Santa Maria delle Grazie e il centro storico, e raggiungibili attraverso le antiche porte d’accesso come quella di Penta, in cui è presente un frantoio ipogeo, o quella di Rupa, che dà accesso al grande quartiere rupestre della Graecia.